Il mercato auto in Italia torna a calare: maggio si chiude con un -6,6%

Dopo la crescita di aprile (+7,5%), le immatricolazioni tornano in negativo

Il mercato auto in Italia torna a calare: maggio si chiude con un -6,6%

A maggio il mercato italiano dell’auto registra una flessione del 6,6% con 139.581 auto nuove immatricolate rispetto alle 149.482 di maggio 2024. Il cumulato dei primi cinque mesi dell’anno, con 726.311 immatricolazioni, segna una crescita del 3,4% sullo stesso periodo dello scorso anno, ma rimane lontano (-20,2%) se confrontato gennaio-maggio 2019.

Anche nel mese di maggio, il mercato di elettriche e ibride plug-in è stata penalizzato dall’attesa degli incentivi. Nell’ultimo mese le elettriche, seppur in recupero, si fermano al 3,6% di quota, mentre le PHEV al 3,3%. Ma su questo fronte, una spinta è arrivata dal via all’operatività degli incentivi attraverso la piattaforma Invitalia, con le risorse stanziate per la fascia 0-20 g/km che sono state esaurite nel giro di poche ore.

Alimentazioni: salgono benzina e ibrida, giù diesel, BEV e PHEV

Tra le alimentazioni nell’ultimo mese si evidenzia una crescita delle benzina e delle ibride. Il motore benzina guadagna il 4,1% e sale al 32,2% di quota, 31,3% nel cumulato (+3,6%). Forte calo del diesel che perde oltre il 31% in volume e scende di 5,1 punti al 14,4% di share nel mese e al 14,9% nei primi cinque mesi dell’anno (-4,7%). Il Gpl cede un terzo delle immatricolazioni e chiude maggio al 6,4% (-2,5%) e  cinque mesi all’8,6% (-0,3%), il metano rappresenta lo 0,1% del mercato nel mese e lo 0,2% nel cumulato. Le vetture ibride guadagnano 5,4% e superano il 40% di share, 38,9% nel cumulato (+3,5%), con un 11,3% per le full hybrid e 28,8% per le mild hybrid. Le elettriche a maggio perdono mezzo punto e si fermano al 3,6% di share (2,9% nel cumulato), le PHEV subiscono una flessione dell’1,3% rispetto a un anno fa, al 3,3% di quota (3,2% nei cinque mesi).

Crisci (Unrae): “Mancano oltre 178 milioni dai fondi previsti per gli incentivi”

A proposito dei nuovi incentivi, il presidente dell’Unrae, Michele Crisci, afferma: “Scopriamo inoltre con sorpresa il giorno dell’apertura della piattaforma che non sono stati resi disponibili tutti i fondi previsti per le autovetture: mancano ben 178,3 milioni. Per farlo sarà adesso necessaria l’emanazione di un DPCM apposito, che auspichiamo avvenga nel più breve tempo possibile, per evitare l’ennesimo periodo di incertezza che si prospetta per il mercato”.

Sui nuovi incentivi, quindi, “l’Unrae da un lato esprime soddisfazione per l’accoglimento della maggior parte delle richieste portate all’attenzione del Governo, come l’innalzamento degli incentivi unitari e l’inclusione delle persone giuridiche con bonus ad importo pieno. Dall’altro lato manifesta forti preoccupazioni per le distorsioni che si potranno generare sul mercato. Inoltre, – prosegue Crispi – auspica che venga indicata presto una strategia chiara sui supporti alla transizione, con un orizzonte di 2-3 anni, per consentire a consumatori e imprese di programmare gli acquisti ed evitare che lo stop & go crei ulteriori danni al mercato”.

Secondo le stime Unrae, considerando tutti i 952,5 milioni di euro previsti dalla nuova formulazione, saranno incentivate circa 316.000 vetture (di cui circa il 12% nella fascia 0-20 g/km, l’11% in quella 21-60 g/km e il 77% nella 61-135 g/km), senza però generare volumi aggiuntivi al mercato.

“Ma per favorire la transizione energetica, come insistiamo da tempo – aggiunge Crisci – è indispensabile riformare il trattamento fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, agendo su detraibilità IVA e deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2, e riducendo il periodo di ammortamento a 3 anni. Riguardo a questo tema – continua il presidente dell’Unrae – auspichiamo che vengano convocati quanto prima i Tavoli interministeriali dedicati alle strategie del settore automotive ed in particolare alla fiscalità, al fine di rilanciare la competitività delle imprese italiane e valorizzare il contributo che le stesse, con il veloce ricambio dei veicoli aziendali, possono fornire per accelerare il rinnovo del parco circolante”.

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Auto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)