Luca De Meo: “La Cina è il colosso, per l’Europa è l’ora delle sfide”

Il presidente ACEA: "Servirà una reazione collettiva"

Luca De Meo: “La Cina è il colosso, per l’Europa è l’ora delle sfide”

Il mercato dell’auto sta vivendo un periodo di trasformazione epocale, con il passaggio all’elettrificazione, arrivato nel mezzo di una delle crisi peggiori della storia, tra la pandemia e le seguenti guerre. “La Cina è il nuovo colosso dell’industria automobilistica – le parole di Luca De Meo, presidente ACEA (Associazione dei Costruttori automobilistici europei) – e per noi europei è giunta l’ora delle sfide. Per un settore che rappresenta l’8% del PIL e oltre 13 milioni di posti di lavoro”.

”Auto più virtuose, ma più costose”

Un cambiamento che sta portando numerose problematiche: “Nel giro di vent’anni, l’auto europea media è diventata più pesante del 60% e costa il 50% in più, il numero di posti di lavoro dei costruttori è diminuito, fino a raggiungere il 40% in alcuni Paesi – ha proseguito – Naturalmente sono più virtuose dal punto di vista ambientale, però l’età media del parco circolante è passato da 7 a 12 anni, proprio per il costo aumentato. Ed i regolamenti a livello europeo si moltiplicano”. Con sfide sempre più complicate, anche se c’è stato il recente rinvio della normativa Euro 7.

L’elettrificazione comporta anche tanta volatilità, che mettono a rischio anche importanti investimenti: “Emblematico è il caso delle batterie: anche gli investimenti da miliardi nelle gigafactory possono essere rimessi in discussione da un giorno all’altro dal cambiamento della chimica da utilizzare. C’è volatilità anche dei prezzi delle materie prime, come quando il prezzo del litio aumenta di 12 volte e poi si dimezza nel giro di 3 anni. Ed infine, volatilità delle normative”.

”Serve una reazione collettiva”

La Cina è la grande ‘rivale’ del mercato europeo, al momento: “I cinesi controllano il 75% della produzione mondiale di batterie. Percentuale che arriva fino al 90%, quando si tratta di raffinazione del litio. A questo primo squilibrio se ne aggiunge un secondo, ancora più grave: rispetto agli Stati Uniti, che incentivano massicciamente la loro industria, e rispetto ai cinesi, che la organizzano a suon di piani, noi sforniamo regolamenti, spesso con poca coerenza, faticando ad affrontare le sfide”.

Cosa fare per dare nuovo slancio al mercato europeo? Secondo Luca De Meo la ricetta è l’unità d’intenti: “L’industria automobilistica europea non potrà esprimere tutto il suo potenziale senza una reazione collettiva né un potere pubblico in grado di migliorare la competitività del nostro continente e porre gli europei in assetto di battaglia. Questa dovrebbe essere la nostra priorità assoluta: alcuni principi ed obiettivi chiari, sostenuti da un processo di revisione dinamico. L’Europa è già stata in grado di farlo”.

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