Mercato auto in Italia: -33% di immatricolazioni ad aprile 2022
Nel primo quadrimestre sono state vendute circa 160.000 auto in meno rispetto al 2021
Anche aprile 2022 si è chiuso negativamente per il mercato auto italiano. Secondo gli ultimi dati condivisi dall’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), il mese scorso si è concluso con 97.339 unità vendute complessivamente.
Parliamo di 48.000 auto in meno rispetto ad aprile 2021 e quindi una diminuzione del 33%, il secondo record negativo degli ultimi 12 mesi. Nei primi quattro mesi, il volume delle immatricolazioni ha raggiunto 435.647 esemplari, circa 160.000 in meno rispetto al primo quadrimestre del 2021 (-26,5%).
Calano le immatricolazioni di elettriche e ibride plug-in
Sempre ad aprile, sono state vendute 3050 auto elettriche (-3,1% di quota sul totale) e ibride plug-in (-5,6% di quota sul totale). Con l’instabilità che sta caratterizzando il quadro economico e i molteplici fattori di rischio del mercato che si accavallano da mesi, è difficile fare previsioni attendibili. Tuttavia, con i dati del primo quadrimestre, l’UNRAE stima che nel 2022 il mercato auto italiano si possa collocare intorno a 1.400.000 immatricolazioni, il che significherebbe un calo del 4% rispetto al 2021 e del 27% rispetto al periodo pre-pandemico.
Assieme a tutta la filiera automotive, l’associazione ribadisce la proposta di elevare la percentuale di detraibilità dell’IVA per le auto aziendali in uso promiscuo, attualmente al 40%, e di portarla al 100% sui motori con emissioni di CO2 comprese fra 0 e 20 g/km, all’80% da 21 a 60 g/km e al 50% da 61 a 135 g/km.
Ad aprile è stato confermato un crollo per tutti gli utilizzatori: i privati hanno perso il 40% dei volumi immatricolati, scendendo al 53% di quota (-6,5%). Nei primi quattro mesi del 2022, il calo è stato del 29%, fermandosi al 60,8% di share (-2,5%). Le autoimmatricolazioni, con una flessione del 31,4%, hanno guadagnato qualche decimale al 9,1% di quota in aprile e al 9,4% nel cumulato.
Il noleggio a lungo termine ha ridotto la diminuzione a un -11,3% nel mese, salendo al 23,5% di quota mentre nel cumulato abbiamo una percentuale pari al 19,5%. Le immatricolazioni nel breve termine, invece, hanno perso il 39% e con una quota che si è fermata al 7,7% mentre nel primo quadrimestre è stato registrato un 4% del totale.
Benzina e diesel continuano a perdere terreno
Benzina e diesel hanno perso, rispettivamente, il 42,9% e il 38,5% delle immatricolazioni in aprile, portandosi al 27% e al 21% di quota (come nel primo quadrimestre). Una flessione pesante in questo mese ha coinvolto anche il GPL (-23,2%) e una quota pari al 7,4% (8,6% nel cumulato). Il metano, invece, è sceso sotto l’1% di quota di mercato (0,9% in aprile e 1,1% in gennaio-aprile).
Sempre il mese scorso, i veicoli elettrici a batteria hanno registrato una quota pari al 3,1% del totale e del 3,3% del cumulato mentre gli ibridi plug-in il 5,6% di quota in aprile e il 5,1% nel primo quadrimestre. Le ibride, seppur in calo, sono salite al 35% di rappresentatività ad aprile, con le full hybrid al 9,2% e le mild hybrid al 25,8%. Nel cumulato, le ibride hanno coperto il 34,1% delle preferenze.
Arrivando ai segmenti, city car e utilitarie hanno registrato un crollo superiore a un terzo dei volumi, scendendo rispettivamente al 16,6% e al 37% di quota. Anche le carrozzerie hanno segnato un crollo generalizzato, ad eccezione delle monovolumi compatte. I crossover si sono posizionati al primo posto con un 42,7% e un distacco di quasi quattro punti percentuali dalle berline (38,8%). In crescita anche i fuoristrada al 12,1% in aprile.
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in aprile sono calate del 3,1% a 119,6 g/km, ma comunque in crescita rispetto ai 118,6 g/km di marzo. Questo è dovuto al calo delle vendite di auto a zero e a bassissime emissioni. Nel primo quadrimestre, infine, le emissioni sono state pari a 118,8 g/km (-4,9%).
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