Peugeot 203: un modo di riprendere il cammino nel dopoguerra [FOTO E VIDEO]
Introdotta al Salone di Parigi del 1948
Il debutto avvenne il 30 ottobre del 1948. Si avvertiva una nuova aria di rinascita, dopo le sofferenze della guerra e, al Palazzo di Chaillot in occasione del Salone dell’Auto di Parigi, la nuova Peugeot 203 fornì una visione di questa ripresa firmata dal costruttore di Sochaux.
Le caratteristiche della Peugeot 203
La base meccanica risulta caratterizzata da sospensioni studiate per amplificare il comfort di bordo, un impianto frenante robusto, uno sterzo a cremagliera e una scocca di tipo portante. La spinta poi è fornita da un propulsore quattro cilindri con camere a scoppio emisferiche di 1.3 litri da 42 cavalli, legato a un cambio quattro marce. All’epoca si raggiungevano i 120 km/h. Una velocità ragguardevole dato che si parla di un periodo a cavallo tra Anni Quaranta e Cinquanta.
Tra gli aspetti caratteristici anche un design peculiare, che rimandava alle storiche vetture americane, firmato da Henri Thomas. Uno stile piuttosto calamitante all’epoca, tanto che la casa ha segnalato la produzione giornaliera di ben 300 modelli. Inoltre, assieme all’aspetto esterno, gli stessi interni risultavano piuttosto ampi e distinguibili grazie agli allestimenti.
Diverse versioni e un arco vitale piuttosto lungo
La produzione della Peugeot 203 è durata sino al 26 gennaio del 1960, dopo 685.828 vetture realizzate. Esemplari differenti per concetto e impostazione, venduti in Francia, in Europa e persino al di fuori del Vecchio Continente. La gamma, da quanto segnalato, era costituita non solo da una berlina dotata di tetto apribile, ma anche una familiare, alternative indirizzate verso il settore commerciale, quindi una più sportiva coupé da 45 cavalli e una cabriolet classica.
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