UNRAE, Michele Crisci: ‘Il 2021 rischia di chiudersi con meno di 1,5 milioni di immatricolazioni’

È necessario adottare un piano di incentivi pluriennale per far crescere le vendite di auto ibride ed elettriche

UNRAE, Michele Crisci: ‘Il 2021 rischia di chiudersi con meno di 1,5 milioni di immatricolazioni’

Visti i dati negativi registrati anche a novembre per quanto riguarda le immatricolazioni di auto in Italia, Michele Crisci – presidente di UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) – chiede al Governo italiano di supportare il settore per riuscire a superare la profonda crisi in cui versa a causa di molteplici fattori, fra cui la crisi dei semiconduttori, la transizione energetica e la pandemia.

Rispetto al 2019, fa notare Crisci, si è registrata una diminuzione del 45% (da circa 70.000 auto a poco più di 38.000) per quanto riguarda le persone giuridiche. Questo rappresenta un segnale di disagio economico e una situazione sicuramente poco positiva per l’Italia.

Bene il noleggio a lungo termine, male quello a breve

Nonostante ciò, il noleggio a lungo termine continua a collezionare percentuali positive, soprattutto grazie ai privati. Michele Crisci spiega che questa formula permette alle persone di “ripararsi” dalla transizione ecologica, quindi sia i privati che le aziende si stanno rivolgendo sempre di più a questo tipo di soluzione.

Al contrario, il noleggio a breve termine non sta raggiungendo i risultati sperati in quanto, secondo il presidente di UNRAE, “non c’è turismo, né business e né leisure”. Inoltre, la carenza di semiconduttori ha colpito anche questo settore.

A novembre sono state autoimmatricolate quasi 10.000 auto e questo è dovuto alle molte dimostrative e courtesy car incluse nel numero. Tuttavia, le autoimmatricolazioni sono diminuite del 66% rispetto a novembre del 2019 e del 51% nei primi 11 mesi. Ad ogni modo, Crisci afferma che questo è un dato positivo.

Le auto termiche continuano a perdere terreno

Prosegue la diminuzione della quota di mercato dei veicoli con motore a combustione interna mentre aumenta quella delle ibride, sia plug-in che standard. Il presidente afferma che la crescita di ibride ed elettriche conferma che sia le case automobilistiche che i consumatori sono pronti.

Considerando i primi 11 mesi del 2021, e sommando le immatricolazioni di ibride, ibride plug-in ed elettriche (rispettivamente, 401.000, oltre 63.000 e oltre 61.000), abbiamo in totale 525.000 esemplari venduti e una quota di mercato a novembre che supera il 43%.

I 2021 potrebbe concludersi con meno di 1,5 milioni di auto vendute

Questo mese sarà molto difficile per il mercato fare meglio di novembre, quindi alla fine il 2021 potrebbe concludersi con meno di 1,5 milioni di veicoli immatricolati. Crisci afferma che non se la sente di attribuire questo calo delle vendite alla crisi dei semiconduttori. Egli afferma che, è vero che c’è stata una carenza di microchip, ma “i portafogli-ordini si sono svuotati anche per indecisione da parte dei consumatori”.

Quello che manca al momento, secondo Michele Crisci, è un piano di prospettiva che non sia valido per soli due/tre mesi, ma per più anni. Il presidente di UNRAE fa notare il boom delle immatricolazioni delle vetture full hybrid e mild hybrid a differenza delle plug-in e delle 100% elettriche in quanto non bisogna ricaricarle.

Anche se il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede 740 milioni di euro per risolvere il problema della ricarica, non è stato ancora attuato, quindi bisogna evitare che gli automobilisti perdano un sacco di tempo nel trovare una colonnina di ricarica libera.

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Auto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)