Volvo EX90 sarà il primo veicolo elettrico con passaporto della batteria

Dal 2027 in Europa saranno obbligatori i passaporti che attestano l’origine dei componenti delle batterie

Volvo EX90 sarà il primo veicolo elettrico con passaporto della batteria

Il debutto di Volvo EX90 avverrà entro la fine del 2024 e il SUV sarà dotato di quello che stato annunciato come il “primo passaporto per batterie EV al mondo”. Volvo ha deciso di introdurre questo passaporto per le batterie delle sue auto elettriche allo scopo di fornire agli acquirenti informazioni importanti come ad esempio la composizione chimica delle batterie, la provenienza dei materiali e l’impatto ambientale di esse.

Volvo introdurrà il primo passaporto della batteria sulla nuova Volvo EX90

Volvo è stata una delle pioniere nel settore auto per quanto riguarda i veicoli elettrici con la gamma che dovrebbe essere formata da soli EV entro il 2030. La casa automobilistica sta ottenendo risultati importanti e ha introdotto sul mercato nuovi modelli elettrici al 100 per cento. Solo considerando il 2023 Volvo ha svelato l’EX30, il suo modello elettrico più compatto ed economico che nonostante la sua compattezza, sta già facendo parlare di se.

Il passaporto della batteria fornirà conferme importanti su come come l’origine delle materie prime impiegate, i materiali riciclati e l’impatto ambientale in termini di emissioni di CO2. Inoltre, il passaporto includerà dati cruciali riguardanti lo stato di salute della batteria facilitando la valutazione del valore residuo dei veicoli elettrici per quanto concerne il mercato delle auto usate.

I proprietari di una Volvo EX90 potranno quindi conoscere informazioni importanti per mezzo della scansione di un QR code che si trova sulla portiera del lato guida. Una versione estesa di questo documento sarà poi disponibile alle autorità e accessibile anche ai concessionari. La tecnologiaalla base del passaporto delle batterie dell’EX90, sarà poi estesa all’intera gamma con un sovrapprezzo di 10 dollari per veicolo. Si tratta di una tecnologia sviluppata dalla società inglese Circulor. Questo sistema permette di tracciarel’origine dei materiali delle batterie, dalla produzione fino alla miniera di estrazione.

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